Vigevano Club

SERIE D

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view post Posted on 16/5/2010, 16:46

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Si ricomincia da qui...complimenti per la salvezza diretta.
 
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forzagiovanii
view post Posted on 18/5/2010, 02:01




Conseguita la sospirata salvezza, riporto uno stralcio di articolo dall'Informatore di oggi, 17.05.10:

"Adesso il grazie dei tifosi "meglio pensanti" va immediatamente alla società, all'interno della quale i fratelli Davide e Gianni Speciale hanno fatto di tutto per finire il campionato conla salvezza in tasca. E da sottolineare i sacrifici di quei soci della cordata iniziale che hanno resistito alla crisi dell'economia e della squadra: sono stati veramente encomiabili. La società, dopo qualche scossone iniziale, ha continuato in proprio e le grida di dolore che reano state lanciate all'inizio del torneo sono state soffocate con forza. Il risultato è arrivato con un pugno di giocatori messo insieme con quelle poche risorse che il club ha potuto racimolare. La squadra è stata ottimamente condotta dal giovane allenatore Emiliano Bigìca (mettiamo finalmente l'accento sulla i perchè abbiamo sempre chiamato l'allenatore biancoceleste senza l'accento sulla seconda i del suo cognome, ma con l'accento "sdrucciolo" sulla prima i) che ci ha messo l'anima ed una competenza che troverà la sua affermazione definitiva in più alto loco, anche se non a breve, perchè è tutta intenzione del fratelli Speciale tenerselo ben stretto anche per il futuro. [...]

Cesare Vietti


Appreso con sollievo all'ultima giornata, grazie ad una spiegazione accademica, l'esatto posizionamento degli accenti sulle i di Bigica, va detto che i tifosi "pensanti" (cancelliamo quel tanto sgradevole "meglio") sono invece quelli che, acciuffata la sospirata salvezza almeno sul campo, ora si preoccupano di quale sarà l'assetto del nuovo Vigevano, di che futuro avrà la traballante barca biancoceleste. Lungi dal ringraziare i fratelli Speciale (se non nel giorno in cui decideranno di non essere più possessori del Vigevano), bisognerebbe però far loro presente qualche numero, a loro e anche ad altri vigevanesi: e cioè i nudi numeri di una domenica di metà maggio:

Tifosi vigevanesi mossi dal Vigevano Calcio per l'ultima decisiva trasferta a Sarzana, determinante per la salvezza: 13

Tifosi vigevanesi che, pressochè contemporaneamente, si sono dati appuntamento al nuovo Palasport ducale per la gara play-off della Miro Radici: 2500

13 contro 2500. Freddi numeri, si dirà. Ma veri. Al contrario dei numeri, falsi, dichiarati ad esempio dalla dirrigenza quando afferma di aver preso il Vigevano con 90 spettatori (falso) e di tenerlo ora con media 500 (altrettanto e clamorosamente falso). Numeri fasulli sostenuti anche da alcune testate giornalistiche, che riportano 5-600 spettatori laddove (al Dante Merlo) ci si è attestati quest'anno sulle 250-300 persone, con punte di 200 ed anche meno spettatori.
Questo dal punto di vista meramente numerico, e già indicativo. Se andiamo poi sul lato qualitativo capiamo come insieme ai numeri bassissimi, l'amore pressochè azzerato per il Vigevano sia la prova del nove del fallimento colossale di un presunto progetto sportivo. Fallimento che ha radici lontane, che affondano negli errori delle precedenti dirigenze, e che l'attuale reggenza ha marcato con il colpo di grazia. Riconoscere alla dirigenza l'impegno finanziario è sempre stato d'obbligo. Ringraziarla quando deciderà di andarsene lo è ancor di più. Senza dimenticare quei freddi numeri: 13 contro 2500. Che forse qualcuno abbia lavorato un po' meglio per far nascere una passione, un movimento, un tifo, un amore collettivo? Pericolante, strumentalizzata per fini di lucro privato e usata come panem et cincenses, la pallacanestro ha tuttavia creato un movimento, qualcosa che resterà nella gente per anni ed anni ancora, qualunque sia la sua destinazione a fine stagione. Il Vigevano invece, che sulla carta e sul campo si è salvato centrando il famoso "obiettivo" stagionale, è però corpo estraneo ignorato o malvisto dentro la sua stessa città. Questa è la notizia, l'argomento da trattare, non una salvezza che troppe nubi rischiano di nascondere. Spero sempre che qualche testata decida di toccarew la sostanza dell'argomento, tralasciando pareri forvianti e piccoli dettati da amicizie, ruggini o tornaconti, ed approfondendo invece le problematiche che hanno portato al lumicino l'immagine e la rilevanza della squadra di calcio cittadina.
 
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Drago Nero™
view post Posted on 18/5/2010, 06:11




Ma adesso, interrogando ansiosi “il vecchio saggio” e scrivente che accadrà ?

Possibile che l’illustre matematico (“delle balle”…), astrologo e “leccaculo” (scrivetelo senza patemi, la Cassazione l’ammette come “non offensivo”) non abbia di che illuminarci ? Possibile che, novello “santone”, non riesca nel miracolo di moltiplicare “i pani e i pesci”, cioè i tifosi al Comunale, come il suo Allievo prediletto, salito agli Onori del Cielo perché più furbo e, soprattutto, amato ? Sarà mica che, sulla croce, c’è finito “quello” sbagliato ? Misteri della Fede (biancoceleste).

E questi “pazzi” (anche questo si può scrivere, stessa sentenza della Cassazione), questi “Mori” che hanno invaso e depredato viale Montegrappa, che cosa ancora avranno da scarnificare, se non i “maroni” intirizziti degli ultimi rimasti ?
Profeti di sventura sin dall’inizio (si sa, hanno un “santone” poco santo al fianco) hanno male interpretato un passaggio d’un noto best seller, andando nel deserto e……… non rimanendoci per più di 40 giorni. Ci s'aspettava maggior resistenza e meno pena per gli altri.
Son tornati, per la miseria ! Son tornati e nessuno ha certo messo a morte l’agnello del Figlio prediletto che torna a casa, tra il giubilo di mamma e papà e dei “Servi del potere” (che si può scrivere, essendo sinonimo di “leccaculo”), unici a lodarsi di simil accadimento.
Altri, quelli con il senno, se ne sono lagnati assai. Ed ancora sfregiano il nome dei Cieli, domandosi che male possano aver fatto per meritarsi tanto castigo Divino.

Ed il futuro, quello vero, non lo conosce nessuno. Bé, per il vero si dice che una fine del mondo sia prossima (2012, ma gli Aztechi erano dilettanti se paragonati al "numerolgo" Informatore), ma a Vigevano, “settore sport – sottosettore calcio”, il delirio e la furia di Mamma Natura parrebbero già essersi scatenati.

Ma sì, s’istruiscano libagioni a base di vini speziati e buoi dalle corna lunate (anche qualcuno a due zampe ha le corna, seppur non “lunate”), s’invitino vergini a corte (ove se ne trovassero, per la miseria !) e mentre l’astrologo-cantore-giullare (e leccaculo......) pensa, nella sua astrusa numerologia, il popolo, tutt’altro che scemo, s’allontana in fretta, in cerca di lidi migliori.

Ma, si dice tra il volgo, quando l’ultimo bue sarà sacrificato e la sbornia smaltita, che si fa ?

Niente. Pantalone ha finito i talleri, Pulcinella ha parlato (“servo del potere” pure lui. E per ben due padroni !), Colombina l’hanno “inculata” ( in senso metaforico, né ?) ed Arlecchino “pirlota” scemo come sempre in via del Carrobbio, cercando un telefono o una filiale della Western Union perché ha finito i soldi, insieme alla festa. Ed il signor Bonaventura, con il suo milione ? Bé, s'é rotto le balle pure quello !
Ai “Mori” non resterà che lo specchio, quello della Regina di Biancaneve (specchio leccaculo pure quello. Ma quanti sono a sto mondo ?), che ripeterà in eterno la sua litania, esaltando la bellezza e l’avvenenza di Scilla e Cariddi, mentre gli Argonauti, che tanto “pirla” non sono, Vigevano l’hanno abbandonata d’un pezzo.

Sono dolori, signori belli ! Certo gioiranno solo oste e vinai, la domenica pomeriggio (primo pomeriggio, perché a sera c’è il basket), con nuovi clienti e vecchi sportivi (o tifosi a voler essere ottimisti), ancora intabarrati in “colori” dimenticati, eppur così belli. Il bianco della neve che si fonde, perfetto, con il celeste intenso del cielo. Quello minore, come d’un Dio sono devoti i vigevanesi del Club, che tra una trippa ed un vinello “di quello buono” fan festa anche loro.
No, non è una festa, ma un “rito”, il sempre vivo “pugnatin” del Dante, che non inventa una Commedia Divina, ma che di cose da cantare, ai “Mori”, ne avrebbe assai.

E se di lontano qualcuno scrive, mamma mia, che intromissione nelle cose di corte ! Che reato grave. “Tagliatele la testa” urlava l’isterica Regina di Cuori alla povera Alice.

Soltanto il Coniglio con l’orologio, amico “strambo” della biondina scema del “Paese delle Meraviglie” (non Vigevano, illusi !), correva come un pazzo (ancora !), perché “presto, presto che è tardi”.
Troppo, direi, perché il Cappellaio matto ha stretto amicizia con i “Mori” ed insieme (che intanto non s’accorgono d’essersi mangiati una “c” (e sarebbe bello una “Moric Nina”, in viale Montegrappa), in un’ora del thé che suona tanto quanto una campana a morto.

Nobis !
 
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forzagiovanii
view post Posted on 18/5/2010, 11:19




da provincia pavese 18.05.10

VIGEVANO. Una settimana decisiva per le sorti del Vigevano, che potrebbe perdere dei soci. Dopo la salvezza conquistata domenica contro la Sarzanese in trasferta all'ultima giornata di campionato, si aspetta un confronto interno ai soci del sodalizio biancoceleste. “Qualcuno _ dice il presidente biancoceleste Davide Speciale _ potrebbe lasciare, ma non è detto che non arrivino nuove forze. Intanto è necessario ringraziare il professor Ottone che è uno dei soci che a contribuito in modo maggiore a questa stagione, in cui non è stato facile trovare sponsos e sostegno”. Intanto i dirigenti e i giocatori si godono la conquista della salvezza che era l'obiettivo stagionale. “Avrei preferito _ dice Speciale _ che la squadra non si salvasse all'ultima giornata. Forse la partenza a razzo che abbiamo avuto ci ha un po' illuso. Abbiamo giocato bene diverse partite e questo ci ha fatto pensare che potessimo condurre in porto un campionato tranquillo, invece non è stato così. Nel complesso sono contento perchè la squadra ha espresso in un più occasioni un ottimo gioco. Posso dirmi soddisfatto per come si erano messe le cose nell'ultima parte della stagione, della salvezza diretta. Se avessimo dovuto giocare i play out sarebbe stato senza dubbio un fallimento”. Dopo il confronto tra soci e dirigenti ci si occuperà dell'allenatore. “Al momento l'intenzione _ continua il presidente _ è quella di riconfermare Emiliano Bigica. Ci siamo trovati molto bene con lui, ma è una questione di cui discuteremo in futuro. Al momento dobbiamo prendere in analisi vari aspetti prima di decidere. E poi ci confronteremo direttamente con il tecnico”.
Andrea Ballone
 
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Drago Nero™
view post Posted on 19/5/2010, 06:35




Per intanto ringrazio faraci, il cui intervento é "misteriosamente" scomparso tra quelli postati.

Succevamente vorrei commentare il pezzo di Andrea Ballone e ripreso da forzagiovanii.

Spicca, al di là delle dichiarazioni logiche di fine campionato, che tanto il Signor Davide Speciale, quanto il fratello Gianni abbiano scelto una linea piuttosto morbida e contenuta nei toni, quasi opposta a quanto dichiarato un mese addietro.
Non credo, altresì, che l'errore di valutazione del Direttore generale (allorquando dimenticò le rimanenti quattro giornate) abbia indotto un'inversione di tendenza, una vera e proprio folgorazione sulla strada per Damasco.
E' pacifico, invece, come soltanto ora s'inizino a tratteggiare difficoltà gestionali che, per il vero, non sorprendono nessuno. Né gli analisti più attenti, né gli sportivi meglio addentro alle "cose" di viale Montegrappa. Limitatamente all'annata 2009 - 2010 non é la prima volta che si leggono situazioni in cui alcuni soci vorrebbero lasciare il loro posto nel sodalizio. Al più ci si domanda "chi" e, soprattutto, "quanto" peserà il loro disimpegno economico.
In passato, infatti, si parlava di quote paritarie. Ove così fosse il disavanzo si calcolerebbe in base al numero degli uscenti.
Se non si fosse sottovalutata l'intervista del signor Speciale (Gianni) in pieno inverno, molti avrebbero operato scelte diverse sin da allora. Invece ad alcuni operatori é sembrata la classica dichiarazione di chi, pur potendo continuare, cercasse nuovi soci, magari lanciando un appello accorato, come si và facendo da diverto tempo a questa parte.
E di nuovi soci si parla, sempre avvolti nel mistero che circonda il "mondo" Vigevano Calcio. Non si sa molto del "prima", né del "presente" e, tempo, demmendo di quanto accadrà da qui alla conclusione ufficiale della stagione, cioé il 30 giugno prossimo.
La, siatene consapevoli, sarà una litania ai limiti del fastidioso. Ma ripeterò sempre che il ritardo già marcato con il quali si dovrebbe programmare l'annata post Mondiale non é in grado di assorbire nuove indecisioni, nuovi imbarazzi societari, nuove uscite e nuove presunte entrate di uomini e risorse. Se non in tempi brevissimi.
C'é da chiudere il bilancio, programmare quello per la stagione 2010 - 2011 (giocoforza più elevato), guardarsi intorno per capire quali giovani potranno rimpiazzare quelli che, assai probabilmente, lasceranno la squadra e lavorare alacremente sui rinnovi. Rinnovi che potrebbero riguardare davvero pochi "senatori", invisi alla piazza come e più dei dirigenti stessi.
Anche sulla riconferma di Emiliano Bigica si nota un raffreddamento che non parrebbe di facciata. Al Direttore generale, cui smentire le proprie dichiarazioni non é piaciuto granché (gli si deve dare atto di coraggio, nel bene o nel male), é toccato l'ingrato compito ridimensionare fortemente la possibilità di avere il tecnico barese per il secondo anno consecutivo sulla panchina ducale. Al di là dei ringraziamenti soliti per quanto fatto, cosa che lascia perplessa la piazza, non c'é nemmeno di che studiare per capire che, una certa attenzione ad un nuovo tecnico, lo si pone comunque. Una mera preoccupazione, insomma.

Sulla consegna dei trofei che il Vigevano Club assegna annualmente ho le mie perplessità. Non tanto sulla cerimonia stessa, che per due di questi riconoscimenti riguardano persone scomparse, molto care e che molto hanno fatto per gli sportivi; quanto per la possibilità che alcuni dei vincitori (tutti) non si presentino. Il rischio che una serata di festa si trasformi in un "Duello all' OK Corrall" tra giocatori e sportivi é concreto.
Le parole "grosse" volate da una parte e dall'altra inducono a consigliare, ove fosse possibile, che un delegato societario si presenti alla sede del Vigevano Club e, ringraziando, prenda i trofei, senza nulla commentare e senza rispondere a nessuna domanca, che gli verrà certamente posta.
I "ponti", irrimediabimente rotti tra società e sportivi non prevedono un riavvicinamente per una sera soltanto, che metterebbe in ridicolo l'una o l'altra parte. Bene l'iniziativa del Club, meglio ancora se nessuno si presentasse.

Nobis !
 
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faraci
view post Posted on 19/5/2010, 14:44




Faraci senior:
Tranquilli, ho cancellato io per sbaglio.
Comunque grazie per l'interessamento.
In ogni caso l'intervento in questione erano semplicemente dei complimenti rivolti
a Drago nero per come scrive.
Buona giornata a tutti.
 
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libero58
view post Posted on 20/5/2010, 09:57




Apprendo dagli organi di stampa che questa sera, alla tradizionale premiazione di fine stagione del Vigevano Club NON sarà presente nessun rappresentante della società nè tantomeno i giocatori interessati alla premiazione. Sembra che il tutto sia dovuto ad una imposizione della stessa società. Spero che alla fine prevalga il buon senso, sarebbe un vero peccato incrinare del tutto i rapporti fra dirigenza, giocatori e tifosi, peraltro già logori per la tante, troppe polemiche del mesi scorsi. Pensavo che l'episodio accaduto a Sarzana, peraltro solo riferitomi, che a fine partita i giocatori ducali erano corsi a festeggiare la salvezza e a ringraziare sotto le tribune quei pochi ma volenterosi tifosi al seguito, potesse riportare un pò di serenità e ad una sorta di armistizio in attesa di tempi migliori....invece.....Personalmente intendo scusarmi con il mitico presidente del Club ma purtroppo impegni calcistici (sono impegnato in un torneo serale al seguito degli esordienti biancocelesti in qualità di dirigente) non mi permettono di presenziare alla serata, il "rompete le righe" tanto per intenderci in attesa di nuove, speriamo buone, notizie per la stagione 2010-2011. Un saluto cordiale a tutti i forumisti.
 
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Drago Nero™
view post Posted on 20/5/2010, 10:50




Se bastassero un paio di braccia al cielo ed un saluto a denti stretti per sanare tanta lontananza tra società e sportivi ci si troverebbe innanzi ad una scena poco edificante da entrambe le parti.
Una specie di:"Scusate, abbiamo scherzato!". Non credo che i giocatori (ed i dirgenti al seguito) si presenteranno alla serata. In fin dei conti se lo auspicano un pò tutti. Sarebbe un evento "strano", dove non ci si raccapezzerebbe più. Perché tutta questa convivialità dopo le "bordate" elargite a piene mani da una parte e dall'altra ? E fingere serenità e bonomia non farebbe che alimentare illazioni e supposizioni di cui, nè la società né, men che meno il Club, abbisognano.
Per il vero, in un carteggio privato (ormai inutile a celarsi), suggerii di lasciar correre. Che, come si suol dire in questi casi, "non era cosa". Ma tant'é, si é scelto altrimenti, forse per mostrare un lato umano, almeno da parte del Vigevano Club, che parrebbe non appartenere più a nessuno quando si parla di calcio in quel di Vigevano.
Mi spiace soltanto che alcuni trofei da consegnarsi sono riconducibili alla memoria e questa, si sa, é imperitura e andrebbe rispettata sino in fondo, a prescindere dalle diatribe di cortile a cui s'assiste da sin troppo tempo.
Chissà se, in una rivisitazione dell'iniziativa dell'estate scorso, i non invitati dirigenti si presenteranno in sede (a loro sin troppo sgradita) per l'annuale "show", fatto d'accuse e rivendicazioni, oltre ad una buona dose di vittimismo (che in questi casi non guasta mai). L'estate scorsa, se la memoria non m'inganna, non ci furono opposizioni alla loro presenza. Chissà, ove accadesse questa sera, se il tenore sarebbe ben diverso.

Piuttosto, i dirigenti, dovrebbero iniziare a spiegare con dovizia di particolari chi sono i soci "uscenti" e quelli "entranti". Mera speranza anche questa, visto che i 4 anni ormai andati non ci hanno permesso d'avere un quadro totalmente chiaro di "chi comandasse cosa".
Tutti noi sportivi siamo in ansia (si fa per dire) per quanto accadrà nelle prossime settimane, anche se il destino non parrebbe riservare nulla di buono a prescindere di come possa andare a finire. Consiglio ai vigevanesi di prendersi un copia del Touring Club Italiano, tanto per studiare come impegnare le 34 domeniche della stagione prossima.

Nobis !
 
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forzagiovanii
view post Posted on 20/5/2010, 15:53




da: provincia pavese 20.05.2010

VIGEVANO, STRAPPO FRA SOCIETA' E TIFOSI
La dirigenza ordina ai giocatori di disertare la cerimonia dei premi annuali
VIGEVANO. I giocatori diserteranno l'annuale manifestazione del Vigevano Club in cui vengono consegnati i premi al capocannoniere, al giocatore più corretto, al migliore in campo e allo juniores che meglio si è distinto. L'ordine arriva dalla società biancoceleste. “E'una decisione societaria” dice il presidente Davide Speciale. Le motivazioni? Top secret. O meglio davanti agli occhi di tutti dal momento che quest'anno i rapporti tra il club dei tifosi e il dirigenti sono stati tutt'altro che idilliaci. Anzi diciamo pure che hanno vissutto come separati in casa. La polemica che non è rimasta sotto traccia, anzi dalle colonne del giornalino del Vigevano Club si sono più volte attaccati gli Speciale, sul piano calcistico e societario, era già esplosa in inverno. Quando in una conferenza stampa Gianni Speciale, dg e fratello del presidente, si rivolse a un esponente del Club spiegando come non era intenzionato a continuare i rapporti. Da una parte i tifosi che accusano la società di essersi chiusa al proprio interno senza avere rapporti e contatti col resto della città, che a poco a poco ha abbandonato lo stadio. Il numero degli spettatori è stato quest'anno obiettivamente in calo. Dall'altra la presidenza che ha risposto spiegando come senza l'interessamento della famiglia Speciale il Vigevano sarebbe scomparso. In mezzo ci sono stati fischi e diverbi anche tra singoli tifosi, non necessariamente iscritti al club, e giocatori. In primi con Simone Soncini, che sarebbe stato premiato stasera come capocannoniere.Con lui avrebbero dovuto prendere il premio alle 20 al Cer Nicholas Siega, migliore in campo, Giacomo Tani, premio fair play e Mattia Ferrati, miglior giovane. Da parte del presidente del club non arriva nessun commento. “Non abbiamo nulla da dire _ dice Dante Bellazzi _ se non che speriamo che fino alla fine ci ripensino”. Culmino con questa assenza un'annata che è stata dal punto di vista del tifo accidentata e piena di polemiche che non hanno di certo giovato alla serenità dei giocatori e dell'ambiente biancoceleste.

Andrea Ballone
 
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Drago Nero™
view post Posted on 21/5/2010, 10:39




Qualcuno ancora ha voglia di scrivere ? Al sottoscritto, onestamente, viene a mancare anche quella voglia di dire la propria che per tanti anni è stata lettera morta e che, tardivamente ascoltata, non ha prodotto nulla di buono. Per nessuno.
Hanno perso tutti i protagonisti di questa contesa lunga quattro anni. Noi, voi, chi è rimasto colpevolmente a guardare aspettando di capire quale treno fosse migliore per se stesso e per i propri interessi.
Hanno vinto il potere distorsivo di alcuni a danno delle verità più ovvie se analizzate con i soli occhi della verità. Molti “struzzi” e moltissimi “miopi” hanno portato a quanto accaduto ieri sera. Che altri non è che una pietra tombale; una macchia grave nella quasi centenaria storia del calcio cittadino.
E lo debbo rammentare a distanza, perché un solo cronista si è presentato a documentare un atto forse ovvio, ma che non per questo meritava l’ennesima dimostrazione d’indifferenza della stampa locale, forse legata a qualche inserzionista “coinvolto”, che ne sostiene i bilanci, gestiti come o peggio di quelli sportivi.
La polemica non serve più. Si è preso atto, ove vi fossero ancora illusi che non lo credessero possibile, che i censori finali d’una stella morente, la cui agonia è durata vent’anni, erano presenti alla serata di ieri. E lo erano con il silenzio pesante ed aleggiante dei “convenuti di pietra”. Assenti, eppure attualissimi.
Uno sfregio, l’ennesimo. Un’offesa personale, l’ennesima. Un atto di delegittimazione d’altri tempi e d’altre lande, l’ennesima. Allora chi, delle due parti, s’è preso briga, in tutti questi anni, di personalizzare una contesa rimasta sin troppo sopita ? Chi ha usato il maglio e la scure ed il potere per zittire ignominiosamente la voce del dissenso ? Si risponda, una volta per tutte, per la miseria !
Si abbia il coraggio, ancora, di dire che il sottoscritto ha scritto, scrive e continuerà a scrivere scemenze. Si dica che il Vigevano Club è ricettacolo di “sovversivi” o di invidiosi impenitenti. Si parli apertamente di chi ha dato o non ha dato in questi vent’anni maledetti ed in questi ultimi, quattro, disastrose stagioni.
Si continui a tacere, in città. Si continui a credere che basti disertare lo stadio, la sede del Club o quant’altro per rendere palese la propria indignazione. Infatti è esatto l’opposto.
Lontani i pochi rimasti a voler dar battaglia; disarmati coloro che vorrebbero fare e non vengono ascoltati, a volte all’interno stesso del gruppo dissidente. Il frazionamento della protesta, caso unico a memoria d’uomo, è stato il miglior alleato di vent’anni di disgrazie sportive, bilanci sciagurati, corretti quotidianamente con la scolorina su cui nessuno mai, men che meno chi avrebbe potuto, ha indagato.
Ora s’inizierà il solito gioco al rimpallo delle accuse. Qui, sui giornali, per strada, nei bar. Ma alla fine le parole, per chi ancora ha fiato da spendere, sono sterili come i programmi quinquennali di questa dirigenza. Gli si tolga il saluto (ed un’abitudine vigevanese parificabile solo alle diatribe tra bimbi), gli parli alle spalle (perché a dirsi in viso, certe cose, non và bene. Ai codardi tremano le gambe, agli eroi s’innalzano sterili canti di gloria). Intanto non cambia nulla e nulla cambierà domani, dopo e dopo ancora.
Chi vuole avvicinarsi a questa realtà, coraggioso anche solo a pensarci, è ostacolato in ogni momento. Dalla stampa, è noto. Dalla società, che tace certe iniziative com’era solito fare altro indimenticato ed incapace presidente di questo ventennio. Tacciono persino gli sportivi, che dimostrano di non aver più né voglia, né forza per crederci.

A voi tutti, ma proprio tutti, rimando l’elenco di ha dato e di, per questa città di merdosi, ha perso tutto. Affetti, denaro e stima. Perché si è sciocchi nel fare qualcosa per tutti; meglio perseguire il proprio interesse e deridere chi, ancora, crede nel bene collettivo. Senza essere per questo “comunista” o “fascista”; “bianco, giallo o verde”. Ma solo intelligente e di buon cuore. Voi avete personalizzato al vita di questa città ed il calcio non ha fatto altro che adeguarsi, senza particolare fatica.

Possiate affondare, uno per volta, nel silenzio e nell’ignominia da cui io stesso sono uscito soltanto a costo di sacrifici altissimi. Questa volta, però, il mio aiuto non l’avrete, se non ad affogare definitivamente,

Nobis !
 
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view post Posted on 21/5/2010, 11:03
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Riporto di seguito il messaggio che è giunto su Facebook in risposta alla mancata partecipazione di Dirigenti e Giocatori alla serata di consegna dei Trofei del Vigevano Club:

Sono il figlio di Giancarlo Ambrosetti, una delle persone alla cui memoria sono stati intitolati i premi non assegnati. Sono molto triste perchè mio padre era legatissimo a questa società ed a queste maglie e come certamente saprà è stato anche per moltissimi anni fino alla sua morte vice-presidente del VIGEVANO CLUB.
Oggi mio padre si rivolterà nella tomba per questo atteggiamento dei Signori della società del Vigevano Calcio ed anche io come figlio mi sento profondamente offeso da tale comportamento, se può riferisca pure a lor Signori e dica che si dovrebbero vergognare.
Al VIGEVANO CLUB invece va tutta la mia solidarietà ed al suo presidente ed amico mio carissimo un grande ed affettuoso abbraccio
.
 
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Drago Nero™
view post Posted on 21/5/2010, 11:39




Dovrebbero spiegare al signor Ambrosetti che l'indegnità di "lor Signori" non é figlia unica.....
 
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una vita per il vigevano
view post Posted on 21/5/2010, 13:08




CITAZIONE (Drago Nero™ @ 21/5/2010, 12:39)
Dovrebbero spiegare al signor Ambrosetti che l'indegnità di "lor Signori" non é figlia unica.....

Che tristezza , mi rendo sempre piu conto che i soldi che ho impiegato in questi anni per il vigevano calcio sono stati proprio buttati nel ....... Da questo momento in poi il Sottoscritto se li terrà per se e non vorrà piu saperne del vigevano calcio. Saluti sono veramente disgustato!!!!!!!!!!!!!!!
 
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gugone89
view post Posted on 21/5/2010, 14:04




“E lo debbo rammentare a distanza, perché un solo cronista si è presentato a documentare un atto forse ovvio, ma che non per questo meritava l’ennesima dimostrazione d’indifferenza della stampa locale, forse legata a qualche inserzionista “coinvolto”, che ne sostiene i bilanci, gestiti come o peggio di quelli sportivi”.

Adesso mi sono veramente rotto le scatole. Accetto ogni tipo di critica - e su queste pagine i servizi sportivi del nostro giornale ed il collega che segue il Vigevano Calcio sono stati i bersagli preferiti e non ho detto nulla, perché la critica è un sacrosanto diritto, anche se magari non la condivido - ma l'insulto, l'offesa all'intelligenza e alla professione mia, dei colleghi dell'intera redazione ed alla testata che dirigo, NO!. Questo giornale, l'Informatore, non è servo di nessuno e noi tutti non siamo dei venduti al soldo del padrone (quale, poi, mi piacerebbe che il signor Toso lo spiegasse nei dettagli). E prima di lanciare accuse si ricordi che questo giornale, in altri settori, ha condotto battaglie anche contro persone che erano "inserzionisti”’ e che a causa di queste battaglie, come ritorsione, hanno stracciato i contratti sottoscritti. Ma siamo andati avanti, ugualmente.
Evidentemente chi accusa in questo modo vigliacco non ricorda la storia di questo giornale. Quando il signor Toso si troverà, come accaduto a noi, con una richiesta di risarcimento danni di due milioni di euro e decide di proseguire la sua battaglia perché crede in quello che fa, rischiando di mandare a puttane l'azienda e l'intero corpo redazionale impiegato, allora si alzi e parli. Non prima. E, come diceva mia nonno, è meglio stare zitti e passare per scemi che aprire la bocca e fugare ogni dubbio. L'intervento che ho letto, offensivo e indegno, mi ha fugato ogni dubbio rispetto a chi l'ha scritto.

Mario Pacali
direttore responsabile
Informatore Vigevanese
 
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Drago Nero™
view post Posted on 21/5/2010, 14:48




Non é che la categoria giornalistica ducale possa esprimere granché, nemmeno quanto a critica. Semplicemente non c'é mai e se c'é é oggettivamente sospetta di connivenza con il potere.
 
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1130 replies since 16/5/2010, 16:46   17218 views
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