Una parte significativa della stampa locale appoggiò la meritoria azione dei fratelli
Speciale. Il progetto era tanto valido da ottenere il
placet dell'Amministrazione comunale e del Credito Sportivo (parte in causa quale finanziatore, accanto alla società calcistica). Per una volta, almeno, i privati si sostituivano al pubblico in una città abbisognante come poche di nuove strutture sportive. Utili sia agli agonisti che ai praticanti occasionali ...
... Ricordo come alcuni giornali abbiano pubblicato i
rendering del progetto stesso, con i nuovi campi (uno a undici e due in sintetico, a sette giocatori); le nuove strutture atte ad accogliere i giocatori; una nuova, piccola, tribuna. Persino una variante alla viabilità adiacente l'impianto in oggetto. Sulla carta esso rappresentava quanto di meglio possibile, in una zona scomoda della città, ma con il favore d'avere il Comunale a tre minuti di distanza. Il tutto, é bene ricordarlo, a costo zero per la collettività ...
... Appariva quindi non traumatica l'idea di abbandonare il centro sportivo
Negrone (come poi accaduto), con spogliatoi rimasti al tempo in cui le docce fredde erano una scomoda abitudine. Con i pericoli strutturali già enunciati poc'anzi da
Libero58; con terreni di gioco su cui gli atleti rischiavano quotidianamente l'incolumità fisica ...
... Sembrava si potesse iniziare un lavoro di ammodernamento e portarlo a compimento con buona soddisfazione di tutte le parti in causa: Comune, Vigevano Calcio, atleti e genitori degli stessi. Invece, giusto per ribadire che a Vigevano nulla capita per caso, i lavori si sono presto bloccati. Ritardi, incomprensioni, distinguo sul progetto (e qui la stampa ha grandemente latitato, ignorando o minimizzando le colpe, di chiunque fossero), stop definitivo. Al campo
Masera rimane soltanto un'opera d'arte moderna. Una montagna di terra smossa e lì abbandonata. Porte da calcio sbilenche e nulla più. Parrebbe che la dirigenza, da poco in carica, abbia deciso di sostituirsi alla precedente, abbandonando i campi d'allenamento soliti e portando a termine l'opera. Non resta che attendere, gettando un occhi interessato allorquando ci si trovasse a passare da quelle parti. Il ritardo é marcato, ma si é pur sempre in una stagione dell'anno dove, grazie alla clemenza del tempo, si può lavorare di buona lena ...
... Mi permetto, in conclusione d'intervento, di completare quanto già bene illustrato da
forzagiovanii: gli attacchi postumi (reali o velati) alla dirigenza Speciale, da parte di certa stampa, sono un atto vigliacco e proditorio. L'attacco portato alle spalle, senza contraddittorio, non sono mai piaciuti ai frequentatori di questo forum. Alcune inchieste, qualche dubbio, le molte perplessità andavano rese pubbliche per tempo. Forse, con un atto di coraggiosa professionalità, si sarebbe potuto operare in maniera più significativa e profonda. Soprattutto con quella professionalità che, così facendo, viene ancor più sminuita, a discapito di un'informazione precisa, coerente, non asservita al potente di turno; che farebbe dell'informazione e dell'inchiesta i cardini del suo operato. I
buoi, per l'appunto, sono ormai andati per la tangente. A certa stampa, quindi, non rimane che contemplare le macerie ...
... Nobis !